Il vulcano di fango di Fiumicino: ora sappiamo dove si accumula il gas
Come noto e documentato da numerosi mass-media, la mattina del 24 Agosto 2013 si è improvvisamente sviluppato un piccolo vulcano di fango e gas nei pressi dell'aeroporto Leonardo Da Vinci a Fiumicino (Roma). Il vulcano ha allagato ed "infangato" la rotonda di Coccia di Morto ed ha continuato ad emettere fluidi fino a Gennaio-Febbraio 2014 quando è stato chiuso definitivamente con il cemento. Il fattore innescante tale emissione è stato di natura antropica. Si è trattato, in particolare, della perforazione di un sondaggio geognostico di poche decine di metri di profondità all'interno della rotatoria di Coccia di Morto.
Studi scientifici e storici precedenti hanno messo in luce che manifestazioni simili a quelle del 24 Agosto 2013 si sono verificate più volte nell'area di Fiumicino. Anche nel 2005, la perforazione di un sondaggio geognostico a poche centinaia di metri dalla suddetta rotatoria aveva improvvisamente aperto la strada all'emissione di anidride carbonica ed altri gas in tracce. Recentemente, alcuni studiosi di scienze della Terra (A. Argentieri e M. Pantaloni) hanno documentato che altri fenomeni simili avvennero con certezza nel 1925 e nel 1890, rispettivamente in occasione della costruzione della vetreria della Società Anonima per l'Industria del Vetro a Fiumicino (1925) ed in occasione della campagna di sondaggi per la costruzione dello Stabilimento Idrovoro di Ostia (1890) (http://www.geoitaliani.it/2013/10/1925-leruzione-di-fiumicino.html).
Il colpevole di tali manifestazioni è il gas (sostanzialmente anidride carbonica) in pressione nel sottosuolo che porta in superficie acqua e fango allorquando una perforazione geognostica od uno scavo ne facilita la risalita. È quindi fondamentale conoscere dove tale gas si accumuli per gestire propriamente e prevenire tali evenienze.
Un gruppo di geologi e ricercatori (Pio Sella, Andrea Billi, Ilaria Mazzini, Luigi De Filippis, Luca Pizzino, Alessandra Sciarra, e Fedora Quattrocchi) del CNR, Geomagellan, INGV, Università Roma Tre e Liceo Scientifico Spallanzani, ha seguito il fenomeno innescatosi nell'agosto 2013 e, grazie ad una serie di indagini geologiche, ha scoperto dove si accumula il gas in pressione. Nei pressi della rotatoria di Coccia di Morto, il gas si accumula nel sottosuolo a circa 40-50 m di profondità all'interno di un orizzonte di ghiaie di circa 5-10 m di spessore. Le ghiaie ospitano una falda acquifera confinata tra due orizzonti di argille che si trovano sopra e sotto le ghiaie e che risultano determinanti per l'intrappolamento del gas. Non è escluso che ci possano essere sacche di gas anche più profonde.
I risultati di tale studio sono in via di pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Volcanology and Geothermal Research e contribuiscono notevolmente alla comprensione dei fenomeni dei vulcani di fango nell'area di Fiumicino. Tali risultati costituiscono inoltre il pre-requisito per la gestione degli scavi nell'area di Fiumicino.
Articolo di riferimento:
Sella, P., Billi, A., Mazzini, I., De Filippis, L., Pizzino, L., Sciarra, A., e Quattrocchi, F., 2013. A newly-emerged (August 2013) artificially-triggered fumarole near the Fiumicino airport, Rome, Italy. Journal of Volcanology and Geothermal Research, doi: 10.1016/j.jvolgeores.2014.05.008.