Osservando un drum è frequente rilevare la traccia di un evento sismico, sulla quale impostare una serie di analisi, finalizzate sia alla
identificazione dell'evento che alla sua caratterizzazione fisica. La prima indagine da svolgere consiste nell'identificare l'evento attraverso il confronto con i dati delle reti sismiche che presentano gli eventi che si sono verificati
sia in tutto il mondo che in aree più circoscritte. Solo successivamente si potrà procedere all'analisi specifica del sismogramma, per la quale occorrono, però, specifiche applicazioni.
In questa pagina è illustrato come poter identificare l'evento che ha lasciato traccia sul drum. Con poche azioni è, infatti, possibile risalire all'evento registrato e accedere poi alle numerose informazioni presenti sul web.
La prima azione da intraprendere consiste nel leggere, sul drum ingrandito, l'ora (espressa in UTC), relativa all'arrivo dlle onde prime (P). Basterà notare in quale momento la traccia presenta un cambiamento significativo rispetto alla sua forma normale
(consulta anche la sezione: "tempo reale/cosa si vede").
A questo punto si dovrà ricercare l'evento nelle liste delle reti USGS o INGV, attraverso la data e l'ora prima identificata.
Nella sezione di questo sito: "tempo reale/drums", a destra di ciascun drum è proposto un menù che permette un collegamento diretto sia alle liste degli eventi rilevati dalla rete sismica mondiale, afferente all'USGS, che a quella
dell'area italiana, gestita dall'INGV. Il sito USGS presenta gli eventi con M>4,0 mentre l'INGV quelli con M>2,0.
All'nterno di questi elenchi si dovrà trovare l'evento che presenta l'ora più vicina a quella che noi abbiamo rilevato. Infatti, poichè le onde hanno una velocità di propagazione definita, non ci aspettiamo di trovare una perfetta coincidenza tra il tempo
misurato e quello proposto dalle tabelle, che evidenziano il tempo dell'evento all'epicentro. Accedendo, poi, alle informazioni che descrivono l'evento, troveremo i tempi di arrivo delle onde P alle varie stazioni ubicate in luoghi diversi della superficie terrestre (Theoretical P-Wave Travel Times).
A questo punto basterà confrontare il tempo che abbiamo misurato sul drum, con ii tempo di arrivo calcolato a Roma. Se i tempi corrispondono, abbiamo identificato l'evento registrato, e possiamo procedere ad ulteriori analisi sui dati specifici, proposti della nostra traccia.
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