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Ogni drum è la registrazione degli scuotimenti registrati in una determinata direzione, nell'arco delle ultime 24 ore. Esso propone tracce che hanno aspetti diversi, sia per l'ampiezza del grafico,
che per forma della traccia stessa. Ogni diverso aspetto della registrazione è riconducibile ad un fenomeno che ha indotto un impulso nel terreno.
E' facile rilevare come, in ogni giorno lavorativo, intorno alle 5 (ora UTC) la traccia si faccia più spessa, evidenziando un aumento delle oscilazioni. Stiamo rilevando le sollecitazioni prodotte delle attività dell'uomo: il passaggio delle automobili, l'apertura della scuola.
Immancabilmente il disturbo aumenta con l'ingresso degli studentii e diminuisce con l'inizio delle lezioni, per avere un nuovo picco ad ogni cambio ora.
Durante le ore notturne la traccia presenta un andamento più uniforme, meno disturbato e gli eventuali picchi che si ossevano, possono essere legati a piccoli, impercettibili, eventi locali.
Eventi sismici intensi, con epicentro lontano, lasciano tracce molto evidenti, sia per l'ampiezza, che per la forma, spesso molto armonica, delle oscillazioni.
In questi casi, la lunghezza della traccia, segnala un evento particolarmente energetico, le cui vibrazioni possono porre in oscillazione l'intera Terra, per molti minuti, prima di esaurirsi.
Da ricordare che il tempo standard di riferimento per la registrazione degli eventi sismici è il tempo di Greenwich, definito Universal Coordinated Time (UTC), pertanto per trasformarlo nell'ora locale (Italia), basterà aggiungere un'ora, al valore riportato nel drum,
se l'ora corrente è solare, oppure due ore, se si considera quella legale.
Esprimendo il tempo in UTC ogni stazione è sincronizzata con tutte quelle della rete mondiale.
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